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Dieselgate: gravi conseguenze per il mercato dell’usato

mag 16, 2018

Non vi è dubbio che il gruppo Volkswagen sia uscito piuttosto malconcio dallo scandalo Dieselgate, ma l’era post-Dieselgate rappresenta una nuova realtà con cui fare i conti anche per l’industria automobilistica in generale e il mercato dell’usato in particolare. OPENLANE stessa si è resa conto della grande inversione di tendenza nella scelta delle motorizzazioni da parte dei consumatori finali – e si tratta di un fenomeno da tenere in debita considerazione da parte di chi opera sul mercato dell’usato. Perché, come si dice nel mondo degli affari, i momenti di crisi sono delle grandi opportunità...

Torniamo indietro al 2015: Volkswagen ammette di avere falsificato i dati sulle emissioni di una serie di auto diesel. Per far ciò ha installato un software illegale in grado di controllare i test di prova. Lo scandalo ha scosso una delle case automobilistiche più solide al mondo e l’intero gruppo WV è stato severamente criticato dall’opinione pubblica. Sulla scia di quanto accaduto, altri marchi, all’interno e all’esterno del gruppo Volkswagen, hanno ammesso di aver adottato pratiche simili. È in atto la grande fuga dal diesel da parte dei consumatori: un fenomeno che non ha precedenti in un momento in cui i motori alternativi stanno diventando sempre più popolari. Volkswagen ha fatto mea culpa, intraprendendo un cambiamento radicale: si è imposta l’obiettivo di vendere non meno di un milione di auto elettriche all’anno entro il 2025 e spera di raggiungere questo target attraverso l’elettrificazione su larga scala della propria gamma. Altri marchi stanno seguendo l’esempio di Wolfsburg e si sono addirittura impegnati a rimuovere i motori diesel dalla propria gamma. Siamo dunque giunti alla fine dell’era del diesel? No.


Domanda e offerta

Cinque anni fa, nel 2013, in Belgio – dove l’auto diesel ha dominato il mercato più che in altri paesi– il 60,3% delle nuove immatricolazioni erano veicoli a autoignizione. Dopo che la tempesta del Dieselgate ha travolto il mercato, il pubblico è tornato ai motori a benzina, soprattutto per i modelli più piccoli. Ecco cosa possiamo concludere dai numeri delle immatricolazioni di nuovi veicoli a livello europeo: in Europa, fino al 17% in meno di veicoli diesel sono stati immatricolati durante il primo trimestre del 2018 rispetto allo scorso anno. La domanda di auto a benzina, d’altro canto, è aumentata del 14%, facendo salire la quota di mercato di questo tipo di auto al 55,5%. Inoltre, la storica differenza di prezzo alla pompa tra benzina e petrolio è praticamente scomparsa e la tassazione belga è diventata meno favorevole per le auto diesel.

Considerata l’età media della flotta europea, le conseguenze sono presto evidenti: il mercato dell’usato si trova a dover gestire un surplus di auto diesel. Soprattutto nei segmenti A e B sta diventando quasi impossibile vendere auto diesel, anche quelle recenti, mentre la corsa alla “disintossicazione del diesel” domina anche il mercato privato dell’usato. In breve, l’aumento di auto diesel sul mercato è direttamente proporzionale alla richiesta di auto a benzina, il gioco della domanda e dell’offerta spiega tutto il resto.


Qual è la tua offerta migliore?

Hai ancora un buon numero di auto diesel semi-nuove nel tuo parco auto? Allora convinci i tuoi clienti della dura realtà: a chi macina molti chilometri conviene ancora guidare un’auto diesel. Sebbene molte persone abbiano ceduto al timore dei limiti di emissione sempre più rigidi e del conseguente divieto sulle auto diesel, il motore a autoignizione resta comunque una scelta interessante in termini di utilizzo e manutenzione. Confronta il carico fiscale, calcola il numero di chilometri percorsi e prepara una previsione dei costi totali di gestione di un’auto. Pensi che le auto diesel siano una scelta troppo rischiosa al momento? Allora espandi la tua gamma di auto elettriche! La domanda è alta ma l’offerta è ancora relativamente limitata, per cui spesso potrai ricavarne un buon profitto.


Auto ex-leasing

Lo squilibrio sul mercato è più evidente laddove, in passato, prevaleva (eccessivamente) il diesel (ad esempio in Belgio e Francia) e laddove i governi non hanno incentivato a sufficienza i motori alternativi. Questo significa che si possono fare buoni affari in questi mercati, soprattutto perché è in circolazione un numero elevato di auto ex-leasing. È l’opportunità perfetta per acquistare una intera flotta di auto diesel a un prezzo interessante. O, per concludere con le parole del grande Johan Cruijff: ogni svantaggio ha il suo vantaggio...